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6 novembre 2007 Visualizzazioni: 490 Business

CentOS potrebbe infastidire Red Hat?

Tutti coloro che svolgono lavori di amministrazione di server o reti si sono forse trovati a lavorare con CentOS, il sistema operativo del tutto identico a Red Hat Enterprise Linux ma completamente libero da costi. E’ lecito chiedersi: CentOS può infastidire Red Hat?

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Così come cita Wikipedia, CentOS (acronimo di Community enterprise Operating System) è un sistema operativo concepito per fornire una piattaforma di classe enterprise per chiunque intenda utilizzare Linux ad un livello superiore. Si tratta di una distribuzione Linux che deriva da Red Hat Enterprise Linux con cui cerca di essere completamente compatibile; perciò CentOS può essere una soluzione ottimale per tutti coloro che vogliono ottenere velocemente un sistema Linux di classe superiore con al seguito innumerevoli vantaggi.

E’ proprio questo il punto. CentOS è talmente simile a Red Hat che ne utilizza anche gli aggiornamenti e le varie patch di sicurezza. L’unica cosa da cui differisce è che per utilizzare CentOS non c’è bisogno di nessun contratto oneroso con la Red Hat, l’iter che viene comunemente seguito da chi intende utilizzare i servizi messi a disposizione da RHEL.

Ora il problema, fatto notare inizialmente da Interop News, è che molte società clienti di Red Hat hanno deciso, a parità di prestazioni e di servizi offerti, di utilizzare CentOS. Ovviamente anche con la prerogativa di risparmiare sui costi di utilizzo e di servizio. Tuttavia pare che a Red Hat questa cosa, per ora, non interessi più di tanto. E pare che non sia comunque intenzionata a rilasciare presto una versione completamente “free” del suo sistema operativo enterprise solo per guadagnarne in termini di prestigio e di marchio.

Il fatto è che Red Hat pare sia intenzionata a far prima “scottare” gli utenti, facendo loro testare alcune parti del sistema non gestiste alla perfezione e dunque poco funzionanti da CentOS, per poi farli ritornare alla casa madre e dunque ad un sistema di alto livello completamente funzionante.

Insomma, la filosofia di Red Hat sembra essere “Meglio se paghi una piccola cifra per avere tutto il sistema funzionante che utilizzare alternative e copie scarsamente supportate”. Come dargli torto.

di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net

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  • kuntz

    "Il fatto è che Red Hat pare sia intenzionata a far prima “scottare” gli utenti, facendo loro testare alcune parti del sistema non gestiste alla perfezione e dunque poco funzionanti da CentOS, per poi farli ritornare alla casa madre e dunque ad un sistema di alto livello completamente funzionante."

    Non ho mica capito cosa volevi dire…

  • bofh68

    Quanto scritto è vero. Io credo che quello che chiede RH in termini monetari consenta di avere un supporto migliore.
    Diverso il discorso a livello personale. 
    Se qualcuno avesse intenzione di studiare un sistema come RHEL per ottenere la certificazione RHCE dovrebbe spendere qualche soldo con RedHat, mentre con CentOs non dovrebbe spendere nulla, avendo però a disposione un ambiente di studio e pratica completamente pari a RHEL.
    Quanto sopra me lo ha consigliato un RHCE: se vuoi certificarti usa CentOs.

    Ciao

  • jfk

    Peccato che Ded Rat, abbia sempre perseguito una politica dello "scarso" funzionamento, per tutto cio' che era GRATUITO.
    Nulla di male a voler essere pagati, ma per essere onesti bisogna dichiararlo. E ti assicuro che queste piccole indiscrezioni mi sono state dette da programmatori che ci lavoravano in Ded Rat (all'epoca della stabilissima e bug free 7.0).

  • yemmi

    io nn ci vedo niente di male, cioè alla fine di redhat si paga il servizo, l'assitenza tecnica e il supporto, se una azienda può farne a meno allora usa centos senò usa redhat, nn vedo xkè redhat se la dovrebbe prenderla, evitate di pensare da windowsiano :P