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Linux-Fondation: il pinguino azzannerà Windows sui notebook

3 novembre 2008 Visualizzazioni: 424 Business

Asus: nel 2009 Eee PC da 200 dollari

Durante l’abituale incontro trimestrale con i suoi investitori, Asus ha annunciato che entro il 2009 la linea Eee PC darà il suo benvenuto a nuovi piccoli ultraportatili low-cost. Ma quanto a basso costo?


A dichiararlo è stato Jerry Shen, presidente di Asustek. Pare che entro il 2009 vedremo sul mercato una nuova generazione di Eee PC, quella da 200 dollari. Durante l’incontro, Shen ha anche dato i numeri sulla situazione attuale degli Eee PC per quanto riguarda le vendite. Ad oggi sono stati venduti circa 1.7 milioni di Eee PC e l’azienda prevede di venderne almeno altri 1.8 entro il prossimo trimestre. Il tutto in concomitanza, ovviamente, con le vacanze natalizie. Guardando il prezzo, però, potremo subito pensare a dispositivi scadenti ma in realtà non sarà così. Niente display minuti da 7 e 8 pollici, i nuovi Eee PC utilizzeranno quelli da 10 pollici. Il tutto, pensiamo, a discapito di lievi ritocchi alle prestazioni.

Per concludere Asus ha anche puntato il dito sulle adozioni in tema di sistemi operativi. Ad oggi il 70% degli Eee PC venduti utilizza Windows XP come sistema predefinito mentre il restante 30% GNU/Linux. Numeri un tantino deludenti ma non dimentichiamoci che anche i netbook hanno dato il loro grande contributo a far conoscere ulteriormente GNU/Linux a livello planetario.

FONTE: News.com

di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net

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  • Stackx

    “Numeri un tantino deludenti” con il 30% di diffusione? Sia pure in un segmento specifico come i netbook? Ma forse ci si dimentica che si partiva da una diffusione, a livello desktop, a meno dell’ 1%. Invece d’un botto, in pochi mesi e con la sola piattaforma eeepc, si sono avuti più di mezzo milione di linux user. Oggettivamente mi sembra un risultato straordinario e che segna davvero un punto di svolta.

  • http://www.tuxjournal.net Vincenzo Ciaglia

    @Stackx: non per essere pessimista ma pare che la maggior parte di coloro che acquistano netbook e UMPC con GNU/Linux, dopo pochi giorni di utilizzo, formattano e rimettono al loro posto Windows. Come dire: per risparmiare si fa veramente di tutto. Dunque da quel 30% devi togliere molti punti e alla fine vedrai che i numeri non sono come ci aspettavamo tutti agli inizi, quando si parlava di “UMPC a basso costo con SOLO Linux”.

  • Stackx

    Come sarebbe formattano e mettono windows? Si comprano la licenza Xp, con aggravio di spesa? Non credo. Ci mettono Xp craccato, su hw nuovo? Sarebbe davvero masochistico. Al massimo dopo averlo provato lo tornano dal negoziante e se lo fanno cambiare, ma questo caso rientra perfettamente nella statistica ufficiale di Asus.

  • Mr.G

    Ma se la maggior parte delle persone che comprano un PC non sanno nemmeno cos’è un SO!!! Usano windows perché pensano sia l’unico esistente e Word perché cos’altro potrebbero utilizzare per scrivere una lettera? Poi vanno su internet con explorer (cos’altro sennò?) e così via!

    Sul PC di mio padre ho installato OpenOffice e Firefox e lui non si è nemmeno reso conto della differenza!!!! Mi è bastato rinominare l’icona di OOWriter (ora si chiama Word… hehehehe) e adesso è felice e contento. Ho dovuto fare questo solo perché lui in ufficio scriveva le lettere con Word ed è troppo complicato “ad una certa età” fargli cambiare le abitudini!!!!

    Ora quando deve scrivere una lettera, clicca sulla sua bella iconcina Word, gli si apre OOWriter (ma tanto lui che ne sa!) e scrive, salva, stampa copia e incolla, ecc…
    Quando deve vedere la posta o leggere qualche notizia su internet, clicca sull’icona Pagine Internet e gli si apre Firefox (e lui, poverino, continua a non accorgersi di nulla!) e naviga tranquillo (ignaro) e felice.

    Insomma, tutto questo per dire che la maggior parte degli utenti utilizza il computer per scrivere e stampare testi, mail e, al massimo, qualche foglio di calcolo (!!!) mentre in background suona la tua musica preferita. Quando ti stanchi ti vedi un filmettino o le foto della nipotina… e per tutto ciò serve per forza Microsoft????????????

    IL 70% compra Windows perché non sa nemmeno cosa sia Linux ma in ufficio ha già utilizzato Windows e quindi meglio non cambiare, per carità! Ma non sapete nemmeno a quante di queste persone (amici, parenti, amici di amici, parenti di parenti, ecc) ho dovuto prestare soccorso per qualsiasi scemenza (non mi stampa più, mi è scomparsa la barra delle icone, perché mi si spostano/scompaiono le icone dal desktop, ecc). Quindi, che abbiano Windows o che abbiano Linux… comunque devono chiedere una mano a qualcuno che ci capisce o che quantomeno sa la differenza tra un PC ed un tostapane (chiunque sia stato responsabile dell’informatica in un qualsiasi ufficio potrebbe recitare la famosa frase di Blade Runner “ho visto cose……”)

  • bLax

    ma sinceramente non me ne frega nulla se la maggior partedi utenti compra con linux e poi ci schiaffa su windows: intanto cosi su cento che fanno questa cosa almeno 5 (eddai, almeno!!!) rimarranno dove sono, su piattaforma linux, inoltre è eticamente corretto fare cosi: per legge devono vendere pc con un OS dentro, almeno le grandi catene, questo per impedire che uno compri un pc e poi arrivato a casa non funzioni o non sia in grado di installarlo…..ed è qui il nocciolo della questione!! perche non “scontare” i pc mettendo una distro gratuita qualunque? poi se uno vuole windows, se lo compra e se lo installa, tanto una distro linux per utonti va benissimo per compiti generici!!cosi vorrei vedere io quanti poi hanno voglia di spendere o imparare a craccare un OS!!

    La questione è sempre quella: bisogna che windows non sia un “defoult”, ma una scelta….ed è una scelta rispettabile quanto le altre, ma attualmente non è così….gli utonti non hanno scelta perche col 90% del mercato non sanno neanche l’esistenza di alternative!!!

  • Luca Livraghi

    Ragazzi, da buon Ubuntiano convinto, ho cominciato a fare proseliti e devo ammettere che non è così semplice far usare Linux agli utonti. Non tanto per incompatibilità varie, quanto per la complessità di certe situazioni. Linux, per intriseca natura, è altamente configurabile e per questo bastano pochi comandi per mandare nella melma la box.

    Per far diventare Ubuntu popolare bisogna farla diventare un OS per utonti, dove l’utente viene trattato al pari delle sue conscenze informatiche. Ma siamo sicuri di volere questo per la nostra distribuzione?

  • Stackx

    @gli ultimi due commenti: quanto da voi detto è abbastanza condivisibile, ma perdonatemi, che c’entra con il discorso che si stava facendo? Qua si tratta di leggere delle statistiche e trarne delle conseguenze in base a quei numeri.

    Il mio ragionamento è semplice: l’eeepc (e i suoi epigoni) ha avuto successo soprattutto in base al prezzo e alla dimensione (in quest’ordine di importanza). Se mi si dice che le statistiche riferite al 30% di quelli che hanno acquistato (e si sono tenuti) il netbook con Linux in realtà è una statistica falsata dal fatto che molti formattano per poi metterci xp, dico francamente che è un’ipotesi che non sta in piedi. Sia per l’aggravio del costo della licenza (se acquistano una licenza xp successivamente), sia per lo scadimento prestazionale se ci installano sopra un xp craccato (per una novità tecnologica mi sembra un nonsense). Ripeto per me quel 30% è polpa e sostanza. Se i produttori hardware decidono (come sembrano orientarsi) che per loro è più conveniente (e lo è) vendere prodotti con sistema operativo open-source, riusciranno ad abituare sempre più i clienti ad orientarsi verso questo tipo di soluzioni. A quel punto Microsoft dovrà davvero dimostrare che vale la pena sborsare soldi per il loro SO, oppure dovranno ricalibrare il loro business (vabbè, mò forse corro un po’ troppo, ma stavolta spero che il senso si è capito meglio, no?)

  • Mattia

    deludente un 30% con Linux? Stiamo parlando di un sistema operativo quasi sconosciuto ai più e per il quale molti rinunciano per problemi di compatibilità hardware (con altre periferiche, ovviamente) e software. Inoltre la differenza di prezzo è minima, molti potrebbero fare il pensiero di prenderselo con XP originale e piazzarci sopra Linux in dual boot. Che comunque il 30% l’abbia preso direttamente con Linux mi sembra, invece, un successo. Questo dimostra che se la gente avesse libertà di scelta la quota di mercato di Linux sarebbe molto maggiore. Se togliessimo anche le preoccupazioni sulla compatibilità hardware e software (l’antitrust imho dovrebbe obbligare MS a rilasciare tutte le specifiche complete per permettere a wine o chi altro di rendere le applicazioni esistenti compatibili con qualunque altro sistema operativo) Windows perderebbe una consistente quota di mercato. Probabilmente non il 30%, almeno non in questo momento, ma una fetta comunque importante si.

  • Federico

    un’impiegata mi ha detto che sa usare excel e poi ho scoperto che per lei saper usare excel significa saper aprire un file excel (ha capito la differenza tra l’icona di word e quella di Excel).
    Naturalmente il tiolare dell’azienda (fattura 10 M€) non sa nemmeno accenderlo il PC.
    Questa è la cultura informatica in Itaglia, bellezza