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31 marzo 2008 Visualizzazioni: 877 Software

Asus Eee PC: ecco l’SDK

Asus ha appena rilasciato il suo Software Development Kit (SDK) per l’Eee PC. In questo modo, tutti gli sviluppatori potranno creare le loro applicazioni sulla distribuzione Xandros Linux in maniera semplice e veloce.


L’SDK si basa sull’ambiente di sviluppo Eclipse ed include le librerie Qt della TrollTech per la creazione di interfacce grafiche. Inoltre sarà presente del codice compatibile con VMWare, permettendo così agli sviluppatori di creare un ambiente Eee su macchine più performanti, sviluppando e testando del codice prima di utilizzarlo sul piccolo computer.

La cosa più interessante è che la documentazione ufficiale dell’SDK non è riferita soltanto all’Eee PC ma anche all’EP20, la postazione desktop basata su Linux presentata qualche settimana fa e conosciuta anche come E-DT.

L’SDK supporta lo sviluppo di software nei linguaggi C e C++. Tutti gli interessati possono scaricarlo da questa pagina.

di Vincenzo Ciaglia - TuxJournal.net

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  • /V

    Non capisco sta faccenda dell’SDK.
    - il kernel e’ linux (poche le patch dedicate all’HW dell’EEE)
    - la distro e’ xandros (una distro standard)
    - le librerie sono QT
    - l’ambiente di sviluppo e’ Eclipse.

    Io sapevo che un SDK dovesse comprendere, chesso’, un framework dedicato e dei tools specifici per lo sviluppo sulla data piattaforma…

    Io capisco l’idea geniale di prendere della roba gia’ fatta e chiamarla SDK, un po’ come han preso Amarok e l’han chiamato “Music Player”.

    Ma fare per esempio un favore alla comunita’, passare a KDE 4 e, per dire, usare Plasma e le librerie di KDE4 come SDK?

    Cosi’ ne avrebbero 2 vantaggi:
    1) favorire lo sviluppo di un interfaccia piu’ accattivante per l’EEE (un desktop 800×480 non chiama altro che plasmoidi la sopra)
    2) contribuire alla crescita di KDE (su cui la xandros si basa), eventualemnte anche finanziariamente
    3) contribuire alla crescita della knowledge base sui nuovi framework di KDE4, che in quanto giovani non hanno ancora un’ampia base di utilizzatori.
    4) DARE EFFETTIVAMENTE un senso a molte delle librerie (penso a phonon soprattutto) implementando dei prodotti che le usano su una piattaforma mainstream come l’EEE.

    Boh, che dite? A me sembra nato vecchio…