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Vyatta: alternativa open source per i servizi Cisco

24 settembre 2007 Visualizzazioni: 494 NetSec

Apple: Jobs dichiara guerra agli hacker

Dopo le recenti dichiarazioni di Jobs, nelle quali il numero uno di Apple rilancia la sua campagna contro l’open source, ci si interoga quali saranno le prossime mosse della casa di Cupertino. Motivo del suo intervento pare proprio essere la guerra ormai aperta tra il nuovo gioiellino di casa, l’iPhone, e gli hacker, i quali hanno fatto di quest’ultimo oggetto il preferito delle loro mire.

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Secondo gli analisti queste ultime dichiarazioni servono solamente a stimolare i nuovi partner AT&T, T-Mobile e O2 allo sviluppo ed alla progettazione; Zatko in primis crede che Jobs si sia fatto da portavoce di questi ultimi nel pieno rispetto dei loro interessi.

Resta ancora però sconosciuto il piano che la società adotterà per scoraggiare il popolo degli hacker, quello che lo stesso Jobs definisce come il gioco del gatto con il topo; dove il topo, ovvero l’hacker, è alla continua rincorsa del gatto a forma di mela. E’ molto probabile che la Apple ricorrerà alla famosa legge sul copyright DMCA che vieta appunto la produzione e la disseminazione di tecnologie, attrezzi o servizi che possano essere usati per aggirare le misure di accesso ai lavori protetti dal diritto di copia.

Alcuni esperti pensano che tale legge abbia già scoraggiato molti sviluppatori open-source dal proseguimento della loro attività, creando però una sorta di problema per lo sviluppo di nuove e sempre migliori tecnologie. Altri invece credono che ciò riuscirà a scoraggiare solo la popolazione americana senza riuscire a contrastare il popolo straniero, vedendo come soluzione migliore un invio costante di aggiornamenti software. Soluzione che però non vede concorde Charles Miller, principale analista di sicurezza per l’Independent Security Evaluators, secondo il quale i continui aggiornamenti non scoraggeranno gli hacker ma, anzi, li stimoleranno ad un più rapido e concreto attacco.

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Steve Jobs ed il suo iPhone

Inoltre quest’ultimo non vede di buon occhio la politica attuata da Apple, come da molte altre grandi case, contro lo sviluppo di codice open-source, poiché sostiene che una gran fetta di mercato sia attratta dalla possibilità di sviluppare del codice per la personalizzazione del proprio dispositivo. Un dispositivo che trarrà una sempre maggior fortuna dalle invenzioni del popolo open-source.

Resta da chiedersi dunque se il popolo hacker sia davvero un avversario da battere per il futuro di case quali Apple, oppure se queste ultime dichiarazioni non siano altro che l’ennesima campagna pubblicitaria promossa in vista del prossimo sbarco dell’iPhone, previsto a giorni, sul mercato europeo.

di Diego Dagassolemi - TuxJournal.net

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