6 settembre 2010 Visualizzazioni: 447 Business

Apple iOS più utilizzato di Linux per il browsing?

Stando agli ultimi dati di mercato targati Net Applications, Apple iOS è più utilizzato di GNU/Linux come sistema operativo per il web browsing.

Lo scorso mese, infatti, la percentuale di utenti che utilizzava Linux era allo 0.85% mentre iOS, il sistema operativo alla base di iPhone, iPad e iPod, all’1.13%. “Con l’arrivo di iPhone 4 e del suo nuovo sistema operativo, lo smartphone Apple ha segnato, a luglio, un vero e proprie mese d’oro per quanto riguarda il suo utilizzo su scala mondiale”, ha fatto notare Net Applications.

“L’utilizzo di iOS è passato dallo 0.59% di giugno allo 0.7% di luglio. Inoltre, il sistema operativo di casa Apple è riuscito a fare meglio anche di Google Android che ha raggiunto un tasso di utilizzo pari allo 0.20% ad Agosto, preceduto da Symbian allo 0.27%”. Per quanto riguarda i browser desktop, invece, Safari si assesta sul 5.16%, Chrome al 7.52%, Firefox al 22.94% e Internet Explorer al 22.93%.

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bLax

mah onestamente mi sfugge che correlazione ci sia in questi dati: linux che perde dopo un lungo trand di crescita mi pare insolito, e loro lo relazionano all’aumento di ios?? bah….
Fabri

confronto stupido dato che android è basato su linux.

bisognerebbe confrontare android con un’altra distro linux….
sim

in realtà anche ios non è altro che una distro di linux
http://guiodic.wordpress.com guiodic

@sim: iOS non c’entra nulla con Linux.

Riguardo questa statistica, è in contrasto con altre che danno Android sopra iOS. Ognuno fa le statistiche che gli pare ormai.
Marco

Qualcuno saprebbe farmi un esempio di “Linux” in questo contesto? Grazie.
http://www.kensan.it Sandro kensan

Net application non da numeri neutrali in quanto ha la maggior parte dei siti che monitora in USA. Esaminando altri fornitori di statistiche come Wikimedia (Wikipedia) che ha una base di dati enorme oppure Statcounter si vede come i dati USA sono vicini ai dati che Net application fornisce per il mercato mondiale.
Ponzio

Sono statistiche completamente taroccate visto che, ad esempio, i dati di vendita hanno svelato che proprio negli USA Android è molto più diffuso di iOS e ormai tallona da vicino addirittura BlackBerry; secondo Net Applications però, iOS 1.13%, Android 0.20%. Una vera e propria barzelletta.

Ricordiamoci che qualche anno fa si è scoperto che tutte le principali riviste automobilistiche, compresa Quattroruote, manipolavano completamente i dati sui consumi delle automobili; allo stesso modo, sono emersi più volte casi di “prestigiosi” siti di informatica che pubblicavano recensioni pagate abbondantemente da questo o quel produttore di hardware/software.

Ormai, è una farsa generale. Oggi, sul canale Class News (digitale terrestre) stavo seguendo una trasmissione di informatica nella quale il conduttore cercava incredibilmente di dimostrare che l’iPad può sostituire degnamente un computer; ovviamente, il risultato è stato patetico!
La cosa più oscena era la lentezza delle applicazioni; soprattutto durante il trascinamento delle finestre, lo schermo sfarfallava alla grande. Sembrava di essere tornati ai tempi dei Vic20 e dello ZX Spectrum, ma secondo il conduttore l’iPad meritava la promozione a pieni voti …
lucapas

Idiozie incredibili! Si cerca di screditare Linux: lo danno ancora allo 0,1% di diffusione ma è a dir poco assurdo perché in continuazione si sente di intere nazioni che stanno adottando Linux e il software libero. Come può essere in calo la sua diffusione o trovarsi ancora sullo 0,1%?
- http://massimosconvolto.wordpress.com Prof. Massimo Sconvolto
  
  Purtroppo GNU/Linux fa’ paura ai soliti noti che vedrebbero ridursi i loro introiti milionari.
  Ed eccoli allora con la complicità di pseudo analisti di mercato a gettare fango sul Pinguino.
  Il problema è che bisognerebbe iniziare a diffondere GNU/Linux nella scuola pubblica per far si che si superi il concetto di difficolta e incapacità ad usare GNU/Linux che fa’ rimanere molti nelle braccia del nemico.
  Purtroppo servirebbe una massa critica che si impegni attivamente nelle politica.