> MENU
xfce

Presto in arrivo Xfce 4.12: ecco i primi dettagli

suse_linux_enterprise_01

C’era una volta SUSE…

28 gennaio 2013 Visualizzazioni: 677 Copertina, Eventi

Alan Cox dice addio al mondo Linux

Lo storico sviluppatore del kernel Linux abbandona il suo lavoro per “motivi familiari”. Sarà questo il reale causa del suo ritiro o c’è qualche altra cosa di sotto? Preferiamo pensare che sia tutto reale. Ma il dato di fatto è che Linux sentirà la sua mancanza.


Molti di noi avranno già sentito parlare di Alan Cox, sviluppatore del kernel Linux di vecchia data che collabora al tempo stesso con Intel. Purtroppo, dopo anni e anni di lavoro sul sistema operativo del pinguino, Cox ha deciso di abbandonare la barca.

Anche se molti pensano che tale decisione sia dovuta ad una battuta (forse ai limiti della simpatia) dello stesso Linus Torvalds al LinuxCon tenutosi l’anno scorso. In particolare, il papà del kernel Linux, parlando della possibilità di introdurre nuovi e giovani sviluppatori, sostenne “probabilmente dovremmo mandare in pensione Alan”.

In realtà, questa fu solo una battuta e, stando a quanto dichiarato Alan Cox, non ha nulla a che vedere con il suo addio al mondo Linux.

Lascio il mondo Linux e Intel per motivi di famiglia. Sono consapevole che “motivi di famiglia” è un’espressione generalmente utilizzata per dire in maniera elegante “Credo che il capo sia uno st****o”, ma vorrei assicurare a tutti che pur pensando spesso che questo appellativo sia realmente consono a Linus, realmente mi ritrovo ad abbandonare tutto per motivi familiari e non perché abbia litigato con Torvalds, Intel o chiunque altro.

Queste le parole dello stesso Cox che ha deciso di diffondere l’annuncio dal suo account Google+ che aggiunge:

In futuro potrei anche ritornare, chi lo sa. Nel frattempo, se vuoi il mio lavoro (o anche qualcosa di diverso) stiamo cercando personale da assumere.

Per chi non lo sapesse, Cox è un convinto sostenitore del software libero a tal punto che in passato si è lasciato andare a dichiarazioni che ricordano un po’ lo Stallman-pensiero. In particolare, disse che non avrebbe mai visitato gli Stati Uniti per paura di essere imprigionato, come accaduto a Dmitry Sklyarov, per le violazioni DMCA (la legge sul copyright). Al tempo stesso, però, egli detiene qualche brevetto (uno dei quali è relativo alla gestione dei diritti digitali), anche se ha sempre affermato che non li utilizzerà mai contro progetti di software libero.

Alan_Cox

Fonte: Muktware

twittergoogle_pluslinkedinmail